STILL MY HEART BEATS
MY JOSÉPHINE BAKER
Music and Concept by MARIA OLIVERO
“DEAR MARIA, NICE TO HEAR THE LATEST NEWS ABOUT YOUR LABOUR OF LOVE… WITH TENDERNESS AND RESPECT”
Jean-Claude Baker
“SO SENSITIVE, POETIC AND NOSTALGIC YOUR SWEET MELODIES TO CELEBRATE JOSÉPHINE, HER LIFE OF LOVE AND COURAGE! AS CAROLINE SAID IN 1925 FOR THE REVUE: ‘AND WE DID IT!’ AND YOU, MARIA, DID IT FOR THEM TOO!”
Alice Ciardi Ducros
fondatrice présidente de l’association Carré Joseph-Delteil.
Maria Olivero created and wrote the music for her concept-show “Still My Heart Beats, My Joséphine Baker”, the musical concept that combines classical and electronic instruments dedicated to Joséphine Baker, defined by her son Jean-Claude Baker as “a labor of love”.
The show on stage since 2016 (Fabbrica del Vapore in Milan, Frigografici Milanesi, Teatro Coccia and Teatro Faraggiana in Novara, Le Murate in Florence, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani in Turin…) sees the prestigious participation of Vincenzo Zitello; the great actress Paola Gassman read an excerpt of the speech that Joséphine gave at Martin Luther King’s March on Washington, recorded on video specifically for the show.
Here is the link to the website of this show:
Still My Heart Beats, My Joséphine Baker
in Italian, French and English.
STILL MY HEART BEATS
MY JOSÉPHINE BAKER
MUSICA E CONCEPT DI MARIA OLIVERO
AMORE AL DI SOPRA DI OGNI COSA
Nel cuore dell’Europa.
La straordinaria storia di Joséphine Baker raccontata nel lavoro musicale scritto da Maria Olivero, definito dal figlio Jean-Claude Baker “un lavoro d’amore”.
RACCONTO
Ispirato al libro “Miele e Kerosene”
di Luca De Antonis.
In italiano, francese e inglese
MUSICA
Maria Olivero
CANZONI ORIGINALI
Musica di Maria Olivero, Testi di Elena Maro
RICHIESTA SPECIFICA LUCI
Oscurabilità, luci spot
DURATA
1 ora e 15 minuti circa
MARIA OLIVERO
Canto, pianoforte, chitarra acustica,
dulcimer, armonica
ROSSANA GIROTTO
Voce Narrante
LUCIA COLOMBO
Violoncello
GIULIA RIBOLI
Theremin, synth
Con la partecipazione di
VINCENZO ZITELLO
Arpa, lama sonora, flauto irlandese
Joséphine Baker
nasce a Saint Louis il 3 giugno del 1906.
Un lungo cammino, dalla sua infanzia poverissima, vessata dal razzismo e dalla segregazione razziale, ai riflettori dei più importanti teatri del mondo. Innovatrice nello spettacolo, ballerina, soubrette, la prima “Venere Nera” superstar del Novecento.
Combattente tenace nella difesa dei diritti e della giustizia sociale.
Joséphine Baker arrivò a Parigi nel 1925 a bordo del transatlantico Berengaria, a soli 19 anni, insieme a Caroline Dudley Delteil, l’impresaria che la scoprì e che la volle ne “La Revue Nègre”.
Debuttò il 2 ottobre di quell’anno al teatro degli Champs–Elysées; un successo sensazionale. Attorno a lei il dinamismo artistico e culturale della Ville Lumière. La modernità che irrompe nella storia.
“So sensitive, poetic and nostalgic your sweet melodies to celebrate Joséphine, her life of love and courage! as Caroline said in 1925 for the Revue: ‘And we did it!’ and you, Maria, did it for them too!” Alice Ciardi Ducros, fondatrice présidente de l’association Carré Joseph-Delteil
Maria Olivero studia la figura di Joséphine Baker dal 2013, ha creato lo spettacolo e scritto le musiche di “Still My Heart Beats, My Joséphine Baker”
Incontrò il figlio, Jean-Claude Baker a Manhattan che lo definì “un lavoro d’amore”.
Lo spettacolo, in scena dal 2016, è stato presentato in diverse occasioni, tra i luoghi alla Casa Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, a Milano ai Frigoriferi Milanesi, alla Fabbrica Del Vapore di Milano, alle Murate di Firenze, al teatro Faraggiana e al Teatro Coccia di Novara dove Joséphine si esibì nel 1969 e nel 1932…
Contenuti importanti e attuali si uniscono a un livello alto di qualità e innovazione musicale. Strumenti classici ed elettronici rompono gli schemi. La composizionevive idealmente“nella scintilla che cerca la polveriera”nella Parigi “Poésie, Liberté, Amour” di André Breton.
Il theremin, primo strumento elettronico della storia basato sui campi elettromagnetici (1919), affascina e sublima la Parigi di Breton e Soupault, gli autori della prima opera surrealista “I Campi Magnetici” (1919).
L’essenza di Joséphine vive nel suono,nelle connessioni, immateriale, rivoluzionaria, tenace e libera come le idee.
Nel buio luci spot illuminano la scena: una voce narrante, il pianoforte, i musicisti, sullo sfondo scorrono suggestive immagini proiettate in bianco e nero.
Diverse le collaborazioni artistiche, come la partecipazione prestigiosa di Vincenzo Zitello.
Paola Gassman legge un estratto del discorso che Joséphine pronunciò alla Marcia su Washington, proiettato in video.
Ispirato al libro “Miele e Kerosene” di Luca De Antonis.
Qui il link al sito dello spettacolo “Still My Heart Beats, My Joséphine Baker” in italiano, francese e inglese.
“Maria Olivero e il mito di Joséphine Baker”
LA STAMPA – Cultura e Spettacoli
14 novembre, 2017
“Anche la voce di Paola Gassman per ricordare Joséphine Baker”
CORRIERE DI NOVARA 9 novembre 2017
“Un omaggio a Joséphine Baker su quel palco che l’accolse da star”
LA STAMPA 13 novembre 2017
“Camminavo per le strade di Montmartre. Un pomeriggio d’autunno.
Ricordo il vento, le nuvole alte e la luce bianca del cielo. Mi fermai in un piccolo caffe.
Una porta vetrata, qualche tavolino e un silenzio ovattato. Di fronte a me una ragazza seduta di spalle scriveva su un quaderno. Guardavo lei e quella sagoma in controluce e pensai ad André Breton, ad Aragon, a Eluard… al gesto di chissà quanti altri autori, scrittrici, artisti, tutti passati di lì, magari seduti a un tavolino, a prendere nota, ad ascoltare, nelle ore di veglia, la voce di Parigi, la voce delle idee. “Poésie, Liberté, Amour” diceva Breton. Forse quel giorno ho avuto anch’io il sogno dei surrealisti. Forse quel giorno il mio amore si è rivelato…”
RITRATTI – Maria Olivero, “Riflettori Su…” magazine di Silvia Arosio, ed. speciale sul teatro francese 2021
Maria Olivero collabora con Camilla Venara (Vienna) sustainability expert, per il progetto multimediale dello spettacolo:
“Josephine è una donna che vibra futuro e amore. Inafferrabile se non con la musica è la sua personalità poliedrica. Comunica un messaggio intergenerazionale e intragenerazionale, abbracciando culture, femminilità, emancipazione e inclusività. Quando il successo diventa educativo e motivazionale, e una Star diventa una stella che illumina ancora oggi la strada per diventare un’umanità migliore.”
Camilla Venara, Sustainability expert
Audio del brano che racconta la traversata dell’oceano.
New York, 1925: Joséphine lascia la sua terra madre, gli Stati Uniti, a bordo del transatlantico Berengaria; verso la Francia, verso la sua chance, verso la sua inarrestabile ascesa.
EXCERPT – ONE OF THE SONGS
AND THE OCEAN IN BETWEEN (Maro, Olivero)
Dark’s the depth of the sea
Dark’s the color of my skin
I see the dark cracking as the dawn comes
I feel so cold in my bed, and all alone
“Oh, little girl, tell me, where do you come from?”
So unsafe the country where I was born
“Oh, little girl, tell me, what’re you looking for?”
In my search of freedom I’m afraid of getting lost
It’s a grown up woman you can see,
But still that little girl’s inside of me
That little girl always longing for love,
Leaving her motherland to reach a better shore
My heart’s been split, a new homeland to be seen
My own homeland behind me
…and the Ocean in between